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Test prenalate Aurora

Test prenalate Aurora

Il test del DNA fetale AURORA, noto anche come test di screening prenatale non invasivo (NIPT, acronimo di Non-Invasive Prenatal Testing), è una procedura di screening prenatali avanzata che mira a identificare eventuali anomalie cromosomiche nel feto durante la gravidanza. Questo test può essere eseguito senza rischi per il feto o la madre, poiché coinvolge solo un campione di sangue materno.

Ecco come funziona il test del DNA fetale:

  1. Campione di Sangue Materno: Durante il primo trimestre della gravidanza, di solito a partire dalla decima settimana, viene prelevato un campione di sangue dalla madre.
  2. Analisi del DNA Fetale: Il campione di sangue materno contiene frammenti di DNA fetale che possono essere analizzati per rilevare eventuali anomalie cromosomiche, come la sindrome di Down (trisomia 21), la sindrome di Edwards (trisomia 18) e la sindrome di Patau (trisomia 13), oltre ad altre condizioni genetiche.
  3. Risultati: Dopo l’analisi del campione di sangue, vengono forniti risultati che indicano il rischio che il feto presenti queste anomalie cromosomiche. È importante notare che il test del DNA fetale è uno screening, il che significa che fornisce una stima del rischio, ma non una diagnosi definitiva.

Vantaggi del Test del DNA Fetale:

  1. Non Invasivo: A differenza di alcune altre procedure diagnostiche prenatali, come l’amniocentesi o la villocentesi, il test del DNA fetale è non invasivo e non comporta rischi significativi per il feto o la madre.
  2. Elevata Sensibilità e Specificità: Il test del DNA fetale è noto per la sua elevata sensibilità e specificità nella rilevazione di anomalie cromosomiche, rendendolo molto affidabile come strumento di screening.
  3. Risultati Precoci: I risultati possono essere ottenuti relativamente presto durante la gravidanza, consentendo ai genitori di prendere decisioni informate in modo tempestivo, se necessario.

Limitazioni del Test del DNA Fetale:

  1. Screening, Non Diagnosi: È importante comprendere che il test del DNA fetale fornisce solo uno screening del rischio e non una diagnosi definitiva. I risultati positivi richiedono conferma tramite altre procedure diagnostiche, come l’amniocentesi.
  2. Costi: Il test del DNA fetale può essere costoso e potrebbe non essere coperto da tutte le assicurazioni sanitarie.
  3. Disponibilità: La disponibilità del test può variare a seconda della regione geografica e delle risorse mediche.

È fondamentale discutere con il proprio medico le opzioni di screening e le considerazioni personali durante la gravidanza. Il test del DNA fetale può essere una risorsa preziosa per le future mamme, ma è importante comprendere i suoi limiti e le implicazioni prima di procedere.

Medici di riferimento
Dott. Andrea Tarani
Medico chirurgo specialista in ostetricia e ginecologia
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