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PRP è la sigla che sta per Plasma Ricco di Piastrine, una tecnica innovativa e del tutto naturale, sempre più usata anche in fisiatria per favorire la rigenerazione dei tessuti e ridurre dolore e infiammazione.
Il bello del PRP è che sfrutta una risorsa preziosa che viene direttamente dal tuo corpo: il tuo sangue.
Come funziona?
Il trattamento è semplice: si effettua un piccolo prelievo di sangue, che viene poi inserito in una centrifuga. Questo processo permette di separare la parte più ricca di piastrine, cioè quelle cellule che rilasciano fattori di crescita in grado di stimolare la riparazione dei tessuti.
Questa parte concentrata viene poi iniettata nella zona da trattare – ad esempio un’articolazione, un tendine o un muscolo – a seconda del tipo di problema.
Quando viene usato dal fisiatra?
Il PRP viene utilizzato dal fisiatra in molti casi in cui c’è bisogno di rigenerare un tessuto danneggiato o infiammato. È particolarmente utile in caso di:
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Tendiniti (come il gomito del tennista o la tendinite achillea)
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Lesioni muscolari o legamentose
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Dolori articolari legati a artrosi lieve o moderata
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Fascite plantare
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Recupero da infortuni sportivi
Il trattamento viene sempre personalizzato, in base al tipo di patologia e alle condizioni del paziente. Spesso fa parte di un percorso riabilitativo che include anche fisioterapia ed esercizi mirati.
I vantaggi?
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È naturale, perché si utilizza il sangue del paziente stesso
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È minimamente invasivo
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Ha un’azione rigenerante e antinfiammatoria
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È generalmente ben tollerato e non ha effetti collaterali importanti
Quante sedute servono?
Dipende dal tipo di problema. In genere si eseguono una o più infiltrazioni, a distanza di qualche settimana. I risultati migliorano nel tempo, soprattutto se il trattamento è affiancato da una buona riabilitazione.
Meglio il PRP o le infiltrazioni tradizionali? Facciamo chiarezza
Molti pazienti, quando si trovano a dover affrontare dolori articolari o infiammazioni persistenti, si chiedono quale sia la scelta migliore: optare per un’infiltrazione tradizionale o provare il trattamento PRP? Entrambe le soluzioni possono essere utili, ma rispondono a esigenze diverse. Vediamo insieme in cosa si differenziano e in quali casi può essere preferibile una rispetto all’altra.
Cosa sono le infiltrazioni tradizionali?
Le infiltrazioni più comuni, utilizzate da anni in ambito ortopedico, sono a base di cortisone o acido ialuronico. Hanno l’obiettivo di ridurre l’infiammazione e alleviare il dolore in modo rapido. Sono trattamenti consolidati, ma non sempre risolutivi. In molti casi, infatti, agiscono solo sui sintomi e il loro effetto è temporaneo. Inoltre, soprattutto nel caso del cortisone, non possono essere ripetute troppo spesso a causa di possibili effetti collaterali.
In cosa si differenzia il PRP?
Il PRP, o Plasma Ricco di Piastrine, è un trattamento completamente naturale, perché si ottiene direttamente dal sangue del paziente. A differenza delle infiltrazioni classiche, non ha solo un’azione antinfiammatoria, ma stimola la rigenerazione dei tessuti danneggiati. Ecco una panoramica delle principali differenze:
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Origine del trattamento: il PRP è autologo, ovvero deriva dal tuo stesso sangue. Le infiltrazioni tradizionali, invece, si basano su sostanze farmacologiche.
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Tipo di effetto: il PRP ha un’azione rigenerativa e stimola la guarigione. Le infiltrazioni classiche tendono a offrire un sollievo temporaneo grazie alla riduzione dell’infiammazione.
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Durata dei benefici: il PRP offre risultati che possono durare nel tempo, soprattutto in patologie croniche. Le infiltrazioni tradizionali, invece, hanno un’efficacia più breve.
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Ripetibilità: il PRP si può ripetere più volte senza rischi, mentre le infiltrazioni con cortisone devono essere dosate con attenzione per evitare effetti collaterali.
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Sicurezza: trattandosi di un prodotto del corpo stesso, il PRP ha minori rischi di reazioni avverse rispetto alle sostanze farmacologiche.
Quando conviene scegliere il PRP?
Il PRP può essere la scelta giusta in diversi scenari:
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Se cerchi un trattamento naturale e rigenerativo, che non si limiti a mascherare il dolore ma che aiuti davvero il tuo corpo a guarire.
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Se hai già provato terapie tradizionali e soffri di recidive frequenti, come tendiniti o dolori articolari che ritornano periodicamente.
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Se vuoi evitare o ridurre l’uso di farmaci, in particolare antinfiammatori o cortisonici.
Vuoi sapere se il PRP può essere utile anche per te?
Il nostro specialista di riferimento per il PRP, il dott. Rando, fisiatra, può valutare il tuo caso e, se indicato, includere il PRP all’interno di un programma di recupero su misura.
